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NOTIZIE  SU VALROVINA NELLA SECONDA META' DEL SETTECENTO

 

Nel febbraio del 1759 la Vicinia di Valrovina incaricò Marco Ghirardi, figlio di Iseppo di Conco, che qualifica come “ingegner fondator d campane” di realizzare la “campana maggiore”, proporzionata a quella che al presente ritrovasi nella torre del Comune”.

Ne stabilisce il prezzo, le caratteristiche e i tempi di pagamento del materiale e del lavoro. La campana doveva essere fatta con “buoni metalli” e, se alla prova fosse risultata mancante di “qualità sonora e perfetta”, doveva essere rifusa a spese del Ghirardi nel corso di un anno.

Passando ad altro argomento da alcune deliberazioni dell'anno 1773 si viene a sapere che da molti anni il Comune di Valrovina non provvede al rinnovo dell'estimo, nonostante che le norme statutarie della città di Vicenza prevedevano per tutti i comuni del Vicentino l'obbligo di farlo ogni cinque anni.

Relativamente all'archivio comunale la Vicinia in una seduta del 1778 ammette ch'esso si trova “in notabile disordine” con “dispersione e confusione delle carte concernenti li maggiori lumi e notizie sì in proposito dei privilegi nostri che delle ragioni dei beni comuni e comunali, confini, divisioni et altre...necessarie da conservarsi per tramandarli alla memoria e cognizione dei nostri discendenti”.

Viene deciso, perciò, di “ritrovar soggetto abile e capace di ridurre il detto archivio in buona regola et ordine...contrassegnando li libri e carte al di fuori con annotazioni che dichiari la qualità e il contenuto di esse”. Probabilmente queste note storiche non avrebbero potuto essere compilate se non ci fosse stato questo lavoro di conservazione dei documenti. Nella decisione sopra riportata non c'è solo la preoccupazione di fornire ai discendenti le carte necessarie per far valere i loro diritti ma anche di tramandare alla memoria il patrimonio di conoscenze. E' quindi una Comunità che guarda al futuro e che non si chiude sui problemi del presente.

Un accenno infine ad alcune persone che hanno ricoperto incarichi per conto del Comune di Valrovina. Sono Francesco Perli, nodaro di Oliero, che dal 1773 al 1775 svolse le sue funzioni anche per Valrovina, prestandosi pure a compiti di “Agrimensor di perticazioni ed estimazione dei beni”. Dopo di lui viene nominato nodaro Marco Aurelio Rubi di Val San Florian”. A difendere gli interessi del Comune troviamo il dott. Tattara Valerio, avvocato in Bassano, nella cui stessa casa si raduna talvolta la Vicinia, il dr. Scaratti, avvocato in Marostica e ilsignor Noja Alessandro, noncio in Vicenza.

 

Nota: le frasi tra virgolette sono tratte dagli Atti della Vicinia di Valrovina.

 

Gastone Favero

Tratto da: “La Nuova Torre” n. 46 – maggio 1999

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