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L'ANTICO OROLOGIO DELLA TORRE CAMPANARIA

 

L'orologio che trovasi nel salone, al primo piano della scuola elementare di Valrovina, dovrebbe essere lo stesso che la Vicinia (cioè l'Assemblea dei capifamiglia) deliberò di acquistare nell'anno 1778, nella seduta del 23 ottobre, affidandone l'incarico al signor Pietro Menegon, descritto come “persona di moltissima abilità e di molto maneggio”. Tale meccanismo secondo le decisioni della Vicinia doveva essere “posto nel campanile” e servire “col battito...al Pubblico di questa Comunità”.

Ogni abitante poteva da esso “prendere regola dei..(suoi) interessi”. La spesa dell'acquisto doveva essere sostenuta da ogni famiglia “col mezzo d'una tansa”. Ne erano esonerati, data la lontananza, “gli abitanti del Collonello di Rubbio”. (i Collonelli erano le contrade di Valrovina, che a quel tempo erano otto e precisamente: Silan, Caluga, Contrà, Cima il Collo o Stevanini, Campien, Fagarè, Rovole e Rubbio).

Non venne dato esecuzione subito alla decisione: difatti l'argomento fu ridiscusso dalla Vicinia nella seduta del 23 dicembre 1781, quindi a circa tre anni di distanza dalla prima volta. Il testo della deliberazione adottata è il seguente: “fu proposta la conferma della parte presa il 23 ottobre 1778 nel proposito di fare un orologio da essere posto nel campanile di questa chiesa a commodo di questa popolazione”.

I favorevoli questa volta furono 45 e i contrari 16. La prima volta c'era stato un consenso quasi unanime: n.70 favorevoli e n. 3 contrari. Nella seduta del 9 febbraio 1783 la Vicinia incaricò come nuovo campanaro il signor Marco figlio di Pietro Tasca “dandogli debito d'aver cura dell'orologio”.

Questo fatto può significare che l'orologio era già in funzione. Il 13 luglio 1783 si procedette al consueto rinnovo delle cariche civiche. Fu nominato nuovamente campanaro il signor Marco Tasca con il compenso di Lire cento e “con obbligo di tener in registro l'orologio” ed inoltre di “tener nettala chiesa, raccogliere le elemosine, sonar le campane in tutte le occorrenze di funzioni, di temporali, e le Avemarie”.

Come si può notare l'interesse dei capifamiglia è rivolto anche ad aspetti del culto che ora sono di stretta pertinenza dell'Autorità religiosa. Ciò è dovuto al fatto che non c'era ancora una netta separazione tra la sfera religiosa e civile. Le notizie più recenti del meccanismo risalgono ad alcuni anni fa quando l'allora parroco di Valrovina, don Severino Balbo, diede il consenso al recupero di quanto rimaneva dell'orologio, che giaceva nel piano soprastante l'ingresso del campanile nuovo.

Il Comune incaricò il signor Brochetta Angelo di Tezze sul Brenta, a quel tempo manutentore e riparatore degli orologi pubblici, che lo rese funzionante, dotandolo di una teca munita di vetri. Venne collocato nella scuola elementare perchè fosse visibile agli alunni e agli abitanti, che qui vi si radunano a ricordo del proprio passato. (in seguito è stato spostato nella Casa del Quartiere, dove attualmente si trova)

Gastone Favero

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