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"Quasi a casa"

QUASI A CASA

(Riportiamo l'articolo pubblicato nel nostro giornale La Nuova Torre) "Valrovina si tinge di storia ed è lieta di invitarvi alla terza edizione della Rievocazione Storica. Questa volta i riflettori saranno puntati verso i protagonisti, coloro che hanno vissuto in prima persona e a volte sacrificato la vita stessa: I SOLDATI. “QUASI A CASA” è il titolo. Dà la sensazione di sollievo, uno spiraglio di luce in quel cielo scuro e tenebroso… ma… la strada è sempre in salita… … non siamo ancora arrivati. Nel proseguo della nostra passeggiata parleremo di Soldati rievocando con scene, lettere, registrazioni e, possibilmente, facendo rivivere alcuni fatti accaduti realmente nei luoghi reali in cui successero e dove noi siamo: Valrovina. La passeggiata si snoderà per le vie del paese (e non solo) mostrando scorci caratteristici. Nel nostro procedere potremo, anche se assorti nel ricordo storico di cento anni fa, essere presi da ampi panorami contornati dalla poesia dei colori autunnali".

Questa era la descrizione apparsa sull’evento Facebook della passeggiata rievocativa, che si è svolta domenica 15 ottobre durante la Festa del Maron 2017. Dopo il nono rintocco della campana, ci siamo posizionati ai piedi del Monumento Ai Caduti perché ricorreva il 145° anniversario dalla fondazione del corpo degli Alpini e mi sembrava giusto ricordarlo. Abbiamo intrapreso il cammino salendo per “il Castagnile” e da allora ci siamo immersi in racconti di cento anni fa… Ci sono stati dei momenti in cui mi sono commosso: il nodo alla gola e le lacrime che riempiono gli occhi, mentre la mente vola in luoghi e volti lontani… Un grande e doveroso ringraziamento va a tutti i figuranti, che con la loro semplicità e spontaneità hanno saputo emozionarci e rendere ogni scena ancora più bella. Continuate così!

E cosa dire del trombettista Federico… grazie alle sue note musicali abbiamo potuto riflettere e ripensare a quanto visto un istante prima. Un grazie speciale va al signor Guido, custode del museo “Battaglia dei tre monti” del Sasso, per averci fornito il cappello che nella scena sulla Costa ha indossato il re; alla Pro Bassano per i vestiti, fucili, la barella e tutto quello che riguardava i soldati. Grazie a Daniele che in sella al suo cavallo ha interpretato Sua Maestà Vittorio Emanuele III. Una nota di merito va a coloro che ci hanno dato la disponibilità e la possibilità di entrare nella loro proprietà e a quanti hanno speso tempo ed energie per aiutarmi nella realizzazione di questa passeggiata. Grazie a Tiziano per aver ospitato la “merenda” organizzata dal gruppo Donatori di Sangue e Alpini. Un pensiero va a Don Giuseppe, parroco di Sant’Eusebio, che ci ha dato la possibilità di visitare l’eremo di San Bovo e a Giampietro per l’esauriente spiegazione riguardo i “maronari” e “maroni”. Ringrazio la Protezione Civile che ci ha accompagnato lungo il percorso e l’associazione “Il Castagno” per la disponibilità e l’aiuto. Un grazie a coloro di cui involontariamente mi sono dimenticato. A Veronica e Mannuel che con le loro foto ci danno tuttora la possibilità di rivivere questa passeggiata. Un GRAZIE di cuore a tutte le persone che hanno deciso di trascorrere una mattina assieme a noi, regalandoci sorrisi, lacrime, pensieri, parole… Per ULTIMO e quindi PIU’ IMPORTANTE, va il mio GRAZIE a quanti con la loro testimonianza, con i loro racconti hanno reso possibile la realizzazione di questa passeggiata: Romano Menegon (“Santone”), Rosina Pierina Stevanin (“Poati”), Celeste Marcolin (“Pevaretti – Marcoini”), Orlando Manera… GRAZIE DI TUTTO!!! In questa giornata abbiamo avuto modo di ricordare fatti accaduti tanti anni fa, guardandoli non solo con gli occhi ma anche e soprattutto con il cuore. Mi auguro, che nelle nuove generazioni non manchi mai la voglia di cercare e conoscere le proprie radici.

Oggi sembra che tutto ci sia dovuto, ma forse in realtà non sappiamo neanche cosa vogliamo. Se noi siamo qui lo dobbiamo anche a quelle persone che hanno lottato e sacrificato la propria vita, per darci un futuro. A volte non ci pensiamo, però cosa sarebbe l’Italia oggi se non ci fossero stati i Soldati, se non ci fosse stato l’Amore per la Patria, i Valori, la Fede e la Famiglia? Che fine hanno fatto tutte queste cose? Se il mondo è allo sbando ed il futuro è incerto, forse un motivo c’è! Come diceva qualcuno: “Non è Mai Troppo Tardi”! Se vogliamo cambiare le carte in tavola, dobbiamo partire nel piccolo, nelle nostre famiglie, perché i genitori di domani sono i ragazzi e ragazze di oggi. Cambiare è possibile, basta crederci e impegnarsi per realizzarlo, ricordando CHI SIAMO e COSA SIAMO STATI.

Arrivederci al prossimo anno».

Oscar

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